- CHE COSA È LA MEDIAZIONE SCOLASTICA
La
mediazione scolastica può rappresentare un modo per gestire il
conflitto positivamente, ridefinendolo come risorsa, potenziando le
possibilità del gruppo classe, integrando le diverse individualità,
prevenendo eventuali violenze e aggressioni, o eludendo l’abbandono
scolastico.
La
scuola rappresenta uno dei luoghi dove si verificano conflitti di
varia natura: conflitti tra alunni, tra alunni ed insegnanti, tra
insegnanti e genitori. Si possono verificare episodi di violenza,
prepotenza e bullismo oppure possono verificarsi situazioni di
tensione e di incomprensione nel gruppo classe. Fattori di rischio
dell’insorgenza di tali condizioni possono essere differenze
culturali, etniche, di genere, alta competitività tra alunni,
difficile confronto tra pari oppure dinamiche di gruppo
disfunzionali.
La
mediazione può favorire il potenziamento delle abilità pro-sociali
dei bambini e dei ragazzi. Spesso alla base dei conflitti c’è una
non chiara o mancata comunicazione di cui il mediatore si rende
facilitatore: egli infatti rappresenta una figura altra e neutrale
che riapre i canali di comunicazione che ormai si sono bloccati e
realizza un ponte tra le differenti posizioni. Il mediatore
scolastico aiuta le parti in conflitto a comprendere le proprie e
altrui emozioni instaurando un clima di fiducia, di empatia e di
ascolto attivo reciproco facilitando lo scambio, il dialogo nella
classe, la cooperazione, l’integrazione e previene fenomeni di
prepotenza e di violenza.
Lavorando
primariamente sul gruppo classe e stimolando interazione e
condivisione al suo interno l’intervento di mediazione scolastica
crea interazione tra le figure coinvolte nel processo educativo della
classe arricchendo l’intervento stesso con punti di vista
differenti e, se necessario, percorsi mirati e specifici anche su
piccoli gruppi. Lo psicologo scolastico, il corpo docenti, i genitori
sono figure interagenti e coordinate dal mediatore scolastico al fine
di produrre il miglior risultato possibile sulla classe.
L’intervento
di mediazione scolastica non vuole proporsi in sostituzione alla
figura dello psicologo scolastico ma come percorso
a
latere
in un contesto
formativo che deve essere sempre più attento ed efficace attuando
interventi innovativi e
ad
hoc
per prevenire e
contrastare fenomeni di disagio scolastico.